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I dolci della tradizione natalizia in Valdichiana Senese

Un viaggio alla scoperta delle tradizioni natalizie sulle tavole della Valdichiana Senese

Siamo ormai giunti alle porte del periodo più gioioso e bello dell’anno. Le feste natalizie stanno arrivando tra le mille faccende quotidiane, i preparativi per le decorazioni e la corsa agli ultimi regali. Se ancora non avete comprato i regali, qui trovate dei suggerimenti… deliziosi. Comunque, in tutto questo oceano di impegni, bisogna anche pensare al cibo, la parte più importante delle feste! Si sa, a Natale non ci si può alzare da tavola fino a quando non si è soddisfatti dell’abbuffata, per quantità ma soprattutto qualità. In Italia siamo fortunatissimi, abbiamo tantissimo cibo e numerosissime ricette gustose per ogni palato. Ogni regione inoltre ha dei tipici piatti di Natale che quasi si perdono in un numero quasi infinito di ricette e tradizioni locali. In Toscana diamo il nostro contributo ben volentieri e ora vi parleremo dei dolci della tradizione natalizia in Valdichiana Senese.

Esistono tre dolci tipici del Natale in Valdichiana Senese: il Panforte, i Ricciarelli ed i Cavallucci

I tre dolci appena nominati fanno parte della tradizione culinaria senese da molti secoli e sono la base di ogni Natale che si rispetti in questa fetta di Toscana. Questi prodotti tipici sono talmente radicati nel territorio che è impossibile trovare una tavola imbandita per le feste senza uno di questi tre protagonisti. Vi proponiamo ora un viaggio di gusto e storia, perché sapere cosa stiamo mangiando rende il tutto più saporito e buono.

Il re del Natale in Valdichiana Senese: sua “maestà” il Panforte

Il panforte è sicuramente una scelta di cuore (e di pancia) per chiunque si sieda ad una tavola natalizia della Valdichiana Senese. Immancabile in ogni sua sfumatura ed apprezzato ormai in tutta Italia, questo dolce natalizio vanta origini antichissime. Si dice infatti che una versione primitiva del panforte fosse nato intorno al 1200. In quel periodo una suora novizia di Siena trovò vari sacchi di spezie lacerati nel cellario, con i loro contenuti sparsi e mescolati. Non potendo separare farina, mandorle e canditi, decise di provare a cuocerli usando del miele, per rendere il tutto commestibile. In quel momento nacque il diretto progenitore del panforte, il cosiddetto “pan mielato”.

Nel corso dei secoli sono state trovate varie ricette, tra cui una che annovera ben 17 ingredienti per il dolce, tanti quante sono le contrade della città di Siena. La versione che abbiamo oggi del panforte si deve, pensate un po’, all’arrivo di Margherita di Savoia a Siena. Nel 1879, in una visita di Umberto I e della moglie della città, i senesi offrirono alla regina del “panforte bianco”, delicatissimo e gustoso. In quel preciso momento nasce il “panforte Margherita” e tutt’ora la ricetta e l’aspetto di questo delizioso dolce sono immutati. All’interno di questo dolce fantastico potrete trovare mandorle, canditi, zucchero e molte altre spezie. Insomma, ha il sapore del Natale.

I Cavallucci vi porteranno nelle terre nascoste della Valdichiana Senese

Un altro dolce dalle origini antiche, originario anche questo di Siena e poi diffusosi in tutta la Valdichiana Senese ed in Toscana. Non si sa per certo il reale motivo del loro nome. Alcuni sostengono che questo nome fosse associato alla forma del biscotto che ricorda il feto di un cavallo nella pancia della madre. Altri invece affermano che il nome sia un riferimento per i luoghi in cui venivano serviti questi dolci, ovvero le stazioni di ristoro dove venivano cambiati i cavalli.

Infine, qualcuno sostiene che originariamente venisse stampigliato un cavallo sui biscotti e perciò si ha oggi questo nome. In ogni caso, con l’arrivo dei canditi veneziani nel XV secolo questi dolci cominciarono a diffondersi anche tra nobili e borghesi, fino ad arrivare ad oggi nel loro gusto e aspetto. Questi sfiziosi bocconcini sono preparati con varie spezie, canditi e noci, sono ottimi anche con il vinsanto, di cui abbiamo già parlato precedentemente.

Un protagonista dalle lontane origini orientali, il Ricciarello

Un nome dalle confuse origini, un dolce che certamente deriva dal marzapane e dai marzapanetti di usanza senese. Anche i ricciarelli vantano una storia secolare, molto antica. La loro origine è dovuta, come detto, al marzapane, quindi dall’oriente: sappiamo infatti che questo prodotto è stato introdotto in tutta Italia grazie alla forte presenza araba in Sicilia. Sul nome di questo delizioso prodotto della Valdichiana Senese ci sono però delle discordanze. Si pensa che il termine “ricciarello” derivi dalla forma “arricciata” delle scarpe dei popoli arabi, che appunto indossavano calzature che sulla punta si addolcivano con questa particolare forma. È certo che questi dolci prelibati si diffusero ben presto in Italia e all’estero, grazie al loro gusto speciale. La versione classica consiste in un composto di mandorle, zucchero, miele e albume. L’impasto viene poi tagliato in piccole parti, passato al forno e sul prodotto viene infine passato dello zucchero a velo.

Questi tre dolci costituiscono la perfetta combinazione per un Natale con i fiocchi in Valdichiana Senese, seduti a tavola con i propri cari per festeggiare l’evento più importante dell’anno. Vi suggeriamo di assaporare (o perché no, regalare) questi sapori toscani grazie ad una box di sapori natalizi.

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