L’aglione della Valdichiana (nome scientifico “Allium ampeloprasum var. Holmense) è un ortaggio coltivato in tutta la Valdichiana ma guai a confonderlo con il più comune aglio!
Sebbene infatti aglio ed aglione della Valdichiana siano cugini, il secondo ha delle dimensioni decisamente più importanti e un sapore molto più delicato, tanto da essere definito “l’aglio del bacio”.
Il bulbo, che in Valdichiana prende il nome di “testa” o “capo” può arrivare a misurare 15 cm di diametro e pesare più di 800 grammi da fresco. Ogni bulbillo che compone il bulbo, può pesare fino a 100 grammi.
La semina dell’aglione della Valdichiana viene effettuata in autunno, preferibilmente durante le prime due settimane di ottobre, ma ci sono agricoltori che preferiscono anticipare tra agosto e settembre, mentre la raccolta avviene tra giugno e luglio. L’aglione raccolto, viene fatto essiccare e può essere conservato fino a gennaio dell’anno successivo (ma, piccolo tip, può essere congelato per utilizzarlo in caso di necessità in qualsiasi momento ).
Proprio come il cugino aglio, anche l’aglione della Valdichiana regala, tra fine aprile e gli inizi di maggio, degli scapi florali che se non tagliati, si schiudono in bellissimi fiori a fine giugno. Lo scapo florale, che può essere mangiato in ottimi piatti, viene eliminato prima che avvenga la fioritura, poiché altrimenti non si avrebbe uno sviluppo adeguato del bulbo.
Gli scapi florali possono essere gustati in tanti modi diversi: fritti in pastella, in una frittata, nei soffritti, sopra la pizza oppure in un risotto, messi sott’olio oppure utilizzandoli per un pesto alternativo.
I bulbilli dell’aglione della Valdichiana invece sono ottimi in numerosi modi, ma il loro utilizzo principale è in un gustoso condimento al pomodoro per la pasta, nello specifico per i tipici pici fatti a mano in Valdichiana Senese.
Quando in Valdichiana arriva in tavola l’aglione fresco, significa che è arrivato davvero il periodo più caldo dell’anno!